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Formato: Super Jewel Box CD
Stile: Dark Gothic Metal
Note: Viscoso come il miele che cola dal favo tra mille riflessi e giochi di luce, il quarto album dei torinesi Dismal si apre ed espande attraverso dieci episodi dal sapore serico e vellutato. Come suggerisce il titolo del disco, le tematiche presentano una forte connessione con la Natura, considerata nelle sue molteplici accezioni. Attraverso "La Conversione Di Shani", parte prima dell'opera, l'ascoltatore viene introdotto in una metamorfosi fiabesca dalle atmosfere oniriche ed inquietanti. Scenari carnascialeschi intrisi da una sospesa malinconia di fondo si diramano attraverso visioni faustiane ed ambientazioni eteree, avvolgendo l'ascoltatore in un intreccio di luci e ombre ambrate dalla dolcezza del miele. Una fusione di strumenti rinascimentali, pianoforte e violini baroccheggianti crea un'alchimia ammaliante, suadente e raffinata. Il viaggio prosegue attraverso la narrazione man mano che ci si addentra in dimensioni fantastiche popolate da folletti, fauni e ninfe ammalianti. Sentieri popolati da creature mistiche, tra echeggiare sinistri di versi di animali fantastici, vagiti e risa d'infanti, s'insinuano in mondi distorti e fluttuanti. Il tono poetico introspettivo dell'album è esaltato dalla partecipazione straordinaria della cantante jazz Rossana Landi, la cui voce si contrappone a sussurri maschili come nel monologo dell'ottava traccia, "Niveàre". "Miele Dal Salice" raccoglie una gamma di simbolismi e concetti espressi attraverso metafore ermetiche ed architetture gotiche che spesso sembrano rimandare ad una mitologia antica. Giardini misteriosi di fate e satiri zufolanti alternano suoni e colori tipici di un ambiente bucolico-fantastico alle ombre distanti di un cosmo lontano dominato da Giove e Saturno. La narrazione sussurrata si sovrappone a lingue sconosciute e motivetti di carillon che fuse insieme agli elementi principali del disco danno luce ad atmosfere quasi new age tipiche dell'artista nordica Andrea Haugen con un tocco di astrattezza surreale modello Bjork. A completare un'opera notevolmente carica di contenuti, concorre la sezione multimediale del disco che permette la visione del videoclip di "Lana", terzo passo di questo percorso musicale. "Miele Dal Salice" si presenta come un'opera inequivocabilmente fuori dagli schemi musicali cui possiamo essere abituati, motivo di merito che lo rende affascinante, rilassante e assolutamente coinvolgente al tempo stesso. Nonostante la difficoltà riscontrabile nella comprensione di concetti a volte tropo introspettivi, l'ascoltatore non deve cedere al timore di impegnarsi nell'ascolto e lasciarsi piuttosto trasportare dalle onde poetiche di dieci brani che l'accompagneranno verso terre lontane.
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